Progetto per Piazza Paolo da Novi

Il progetto, concordato con la Consulta del Verde, approvato da Soprintendenza, Uffici Accessibilità e Mobilità del Comune di Genova, si pone come obiettivi: il recupero del valore ornamentale del verde che arreda la piazza e che costituisce parte integrante della composizione; la riorganizzazione degli spazi destinati alle diverse attività e dei percorsi per migliorare la fruizione e recuperare la funzione della piazza come spazio di aggregazione, garantendo la leggibilità dell’assetto compositivo originario.

il progetto

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In quest’ottica sono previsti: il rinnovo dei filari alberati delle aiuole di perimetrazione della piazza, l’eliminazione dei parcheggi moto che invadono le aiuole longitudinali e angolari, la sostituzione della pavimentazione in conglomerato bituminoso con pavimentazione naturale nelle zone alberate pedonali, l’inserimento di attraversamenti pedonali di collegamento tra percorsi su marciapiedi, spazi per la sosta e aiuole, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il potenziamento della rete bianca, il rinnovo dell’impianto di illuminazione pubblica.

Le piante di Sophora japonica dei filari saranno sostituite con esemplari di Robinia pseudoacacia in cultivar ornamentali, dotate di impianto di irrigazione automatica.

Infatti dalle indagini agronomiche compiute è emerso constatato che gli alberi del doppio filare che recinge a forma di U la Piazza, presentavano, nella stragrande maggioranza, uno stato fitosanitario pregiudicato da patologie gravi a carico del legno.

Tutte le piante problematiche appartengono alla specie Sophora japonica, caducifoglia a chioma espansa di forma rotondeggiante, dalle dimensioni medio/grandi  che può raggiungere a maturità oltre m.15-20 di altezza e oltre m.6-8 di ampiezza della chioma.

L’impianto risale circa alla metà del ‘900 e, come in uso fino a pochissimo tempo fa, gli alberi furono posti a dimora a breve distanza gli uni dagli altri (m. 3-4).

Sulla piazza sono stati individuati numerosi esemplari vetusti e/o recanti segni di danneggiamento irreversibile, wp_20160913_003dovuti a svariate cause (mancanza di adeguata protezione dei tronchi durante lavori edili limitrofi e/o di urti dei motocicli in fase di manovra). Inoltre portano i segni di ripetuti interventi di potatura effettuati nel corso degli anni, operati per ridurre l’occultamento di impianti luminosi, per eliminare le interferenze con le automobili in transito o in sosta, per ridurre la quantità di rami deboli, secchi o colpiti da malattie e la densità ed ampiezza delle chiome, che possono offrire resistenza al vento, temporali e nevicate, aumentando i rischi di schianto.

Ad una rilevazione tecnica visiva, compiuta da terra, sono state riscontrate diverse situazioni fitosanitarie delle piante presenti riassumibili in:

– esemplari recanti cavità del tronco o dei rami, conseguenti a ferite che, non cicatrizzate in tempo utile, sono divenute vie di penetrazione per spore di parassiti fungini, agenti di un processo degenerativo del legno che prende il nome di carie.

–  esemplari a crescita stentata, sia per la limitata disponibilità di substrato utile per l’accoglienza  dell’apparato radicale,  sia per la competizione per l’esposizione all’irraggiamento solare.

Nell’ambito del progetto si è prevista quindi la sostituzione di tutte le sophore con una tipologia di pianta simile come portamento, la Robinia pseudoacacia in cultivar ornamentali, mentre verranno mantenute le altre alberature delle due aiuole laterali.

La porzione di piazza interessata dai lavori imminenti è la metà di ponente (lato chiesa di Santa Zita).