Immagine decorativa: Farfalla

ASTer adotta nuove strategie di lotta biologica per contrastare il progressivo diffondersi degli insetti distruttori delle piante ornamentali.

 Nel corso dell’estate ASTer ha effettuato trattamenti con nematodi in alcuni giardini della città al fine di contrastare le larve defogliatrici delle siepi di bosso.

Cydalyma perspectalis detta comunemente  Piralide del Bosso – estate 2017 Genova

21/06/2017 – larva in piena attività – si nutre del fogliame di arbusti di bosso (Buxus sempervirens) che costituiscono molte tra le siepi nei giardini e nei parchi della città

                                              21/06/2017  – farfalla: è lo stadio adulto dell’insetto

Cydalima perspectalis è un lepidottero della famiglia delle Piralidi, originario dell’Asia e giunto in Europa con piante di bosso infestate nel 2007. Alla nostra latitudine l’insetto compie da 2 a 4 generazioni l’anno, sverna come larva in un bozzolo sericeo tessuto fra le foglie al sopraggiungere dell’autunno. L’anno successivo, con l’arrivo della primavera, queste larve completano lo sviluppo divorando la vegetazione disponibile. Attraversano lo stadio di crisalide e quindi si trasformano in leggere farfalle dalle ali bianche bordate di marrone, che daranno origine alle generazioni primaverili-estive. Inizialmente le piccole larve si mimetizzano facilmente con le foglie, se le condizioni ambientali sono favorevoli la loro crescita è rapida. Quando la quantità di fascetti di foglie e fili di seta, palline di escrementi e foglie rosicchiate è tale da balzare agli occhi, la siepe è già ampiamente compromessa ed il suo decadimento si manifesta in tutta la sua gravità.

                                 26/06/2017- siepe di bosso con evidente presenza di larve defogliatrici

                                     26/7/2017- siepe di bosso in uno stadio avanzato dell’attacco di Piralide

Lo scorso mese di luglio, in tre punti diversi della città, Aster ha avviato una strategia di lotta biologica contro gli insetti defogliatori. Sono stati individuati tre siti, caratterizzati dalla presenza di siepi di bosso di importanza ornamentale e paesaggistica, all’interno dei quali sono state posizionate trappole per la cattura di adulti di Piralide, consistenti in basi collate con protezione a tetto, corredate da cartuccia erogatrice di sostanza che attira il maschio (capsula di feromone sessuale). Tecnici di Aster hanno quindi visitato settimanalmente i siti per verificare la presenza di eventuali farfalle rimaste intrappolate. Conoscendo il periodo in cui volano gli adulti è possibile, in base al ciclo vitale della specie, prevedere il periodo di schiusa delle uova e di sviluppo delle larve.  Proprio con l’obiettivo di colpire le larve dell’insetto mentre si cibano delle piante, è stato impostato il programma di lotta con uso di prodotti biologici a base di nematodi, sempre nello spirito di promuovere anzitutto la sostenibilità ambientale.

Sulle larve in attività il personale di Aster ha provveduto a distribuire una sospensione in acqua di nematodi della specie Steinernema carpocapsae, in due differenti interventi antiparassitari effettuati a distanza di circa 15 giorni uno dall’altro. Nel corso delle osservazioni successive le larve apparivano morienti o morte.

                                                 9/08/2017 larva parassitizzata in decomposizione

                                              9/8/2017 Larva parassitizzata dal nematode e morta

9/08/2017 Immagine ingrandita dei nematodi (vermetti bianchi)presenti all’interno del tessuto di larve morte

Approfondimenti

I nematodi sono piccoli organismi vermiformi usualmente presenti nel terreno, alcune specie vivono a spese di larve di insetti. Le specie utilizzate nella lotta biologica appartengono ai generi Steinernema ed Heterorhabditis che penetrano le loro vittime attraverso le naturali aperture del corpo. Una volta dentro l’ospite, il nematode rilascia dei batteri simbionti che, moltiplicandosi, provocano la morte dell’insetto in 24-72 ore. Gli insetti uccisi diventano giallo-marroni, o rossastri a seconda della specie. L’attività dei microrganismi trasforma l’interno dell’insetto in un substrato ideale per la riproduzione del nematode il quale compie uno o due cicli riproduttivi, sino a produrre altre migliaia di larve infettive che abbandonano il cadavere ormai putrefatto dell’insetto, in cerca di nuovi ospiti.
La loro applicazione è semplice e si effettua previa dispersione in acqua, che viene poi distribuita sulle piante con attrezzature convenzionali.

Prospettive

Nell’immediato Aster ha in programma l’esecuzione di ulteriori interventi per colpire le larve prima che si chiudano all’interno dei fascetti di foglie in cui si annideranno per trascorrere l’inverno. Solo nel prossimo anno sarà possibile verificare se il contenimento della popolazione conseguito con l’attività praticata, consentirà alle siepi di bosso di recuperare la vitalità perduta a seguito dei gravi attacchi subiti.