Sette anni dopo, Genova si è fermata di nuovo alle 11.36. È l’ora in cui, il 14 agosto 2018, il ponte Morandi crollò sotto la pioggia, portandosi via 43 vite. Tra loro, anche Alessandro Campora, giardiniere di A.S.Ter., collega stimato ed amico, che quella mattina era in servizio proprio lì sotto.

Oggi, la cerimonia di commemorazione si è svolta per la prima volta nella Serra del Memoriale 14 agosto 2018, ultimo spazio del percorso espositivo dedicato alla tragedia. Un’esposizione verde progettata da A.S.Ter. su incarico della Civica Amministrazione e affidato alla cura quotidiana dei suoi giardinieri — lo stesso mestiere che Alessandro svolgeva con passione, precisione e amore per il verde.
In questo microclima tropicale convivono felci alte più di due metri, banani dalle foglie lucide, piante di cacao e di caffè, mango, cocco e una preziosa collezione di palme esotiche, con esemplari unici in Italia. Questa collezione, integrata con quelle presenti in altri due siti cittadini, porta a 65 il numero delle specie coltivate a Genova, conferendo alla città un primato nazionale.
“Ma la serra è molto più di un allestimento botanico – sottolinea il presidente di A.S.Ter., Andrea Bassoli, presente alla cerimonia di commemorazione – E’ un luogo dove la natura diventa linguaggio della memoria. Qui, il ricordo del collega Alessandro e delle altre vittime non è statico né confinato ad una data: come le radici che si ancorano e le fronde che si aprono alla luce, cresce, si rinnova e trova nuovi modi di esistere.”