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Estate, tempo di stese: dietro le quinte dei lavori di asfaltatura

Con l’arrivo della stagione estiva, a Genova – così come in buona parte delle città italiane – prende il via una vera e propria “stagione delle stese”: un periodo strategico in cui si concentrano i lavori di rifacimento del manto stradale. Ma cosa significa davvero “asfaltare una strada”? E perché si sceglie proprio l’estate per farlo?
Dalle ordinanze alla chiusura del traffico: la macchina organizzativa
Tutto parte da una programmazione definita in sinergia tra Comune, Polizia Locale e A.S.Ter. dei lavori. Ogni intervento viene anticipato da un’ordinanza di modifica temporanea della viabilità, pubblicata sul sito del Comune e comunicata ai cittadini tramite canali ufficiali.
Le ordinanze prevedono chiusure parziali o totali, divieti di sosta e talvolta deviazioni dei mezzi pubblici, per garantire lo svolgimento sicuro e rapido delle operazioni.

Perché in estate, e perché di notte?
La scelta della stagione estiva non è casuale:

  • le temperature più alte permettono una migliore lavorabilità dei materiali bituminosi;
  • l’assenza di piogge riduce il rischio di interruzioni;
  • il minor traffico veicolare (soprattutto nelle città dove calano i flussi pendolari) facilita i cantieri.
    Molti interventi vengono programmaticamente svolti in orario notturno per limitare i disagi alla circolazione e alle attività economiche.

Come funziona una “stesa” d’asfalto
L’asfaltatura è un’operazione che si compone di diverse fasi tecniche, a seconda dell’usura della pavimentazione e della necessità di intervento:

  1. Fresatura o scarifica
    Viene rimossa la parte superficiale del vecchio manto stradale (solitamente pochi centimetri), mediante apposite macchine fresatrici. Questo consente di eliminare buche, crepe e avvallamenti.
  2. Eventuale intervento sugli strati inferiori
    Se la strada presenta danni strutturali, si procede anche al ripristino del binder, lo strato intermedio portante, situato tra la base e la superficie.
    In casi più gravi, si interviene persino sul rilevato stradale sottostante.
  3. Stesa del nuovo manto (binder e/o tappeto di usura)
    Il nuovo asfalto viene steso a caldo, con l’ausilio di vibrofinitrici, e subito dopo rullato per garantire aderenza e compattezza.
    Si possono stendere due tipi di strati:
  • Binder: strato più spesso e resistente, adatto a garantire la stabilità strutturale;
  • Tappeto di usura: strato finale, più sottile, che garantisce la sicurezza, la silenziosità e la regolarità del piano viabile.

Tipologie di asfalto: non tutti sono uguali!
A seconda delle necessità e del contesto (traffico pesante, zone residenziali, aree ad alto transito), vengono impiegati diversi tipi di conglomerato bituminoso, tra cui:

  • Asfalto tradizionale (bitume + aggregati): il più comune;
  • Drenante: favorisce il deflusso dell’acqua e riduce l’aquaplaning;
  • Asfalto con bitume modificato di tipo “hard”: un tipo di conglomerato bituminoso che, grazie all’utilizzo di bitume modificato, offre elevate prestazioni in termini di resistenza meccanica e durabilità, indicato per far fronte a forti sollecitazioni;
  • asfalto colorato: Utilizzati per finalità estetiche o per segnalare zone specifiche.


Le campagne di stesa sono un momento fondamentale per preservare l’integrità delle strade, garantire la sicurezza degli utenti e migliorare il comfort di guida.
Per questo è importante conoscere tempi, modalità e motivazioni di questi interventi, accettando piccoli disagi temporanei in cambio di un beneficio duraturo per tutti.

A.S.Ter. S.p.A.

Azienda Servizi Territoriali Genova.

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Genova —
Via XX Settembre, 15

Fax +39 010 9810306

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